ELOGIO DELL'AMICIZA
COME RINORZARE L'AUTOSTIMA
LE MANI DELLA MADRE
LE MANI DELLA MADRE
a cosa servono le mani della madre? da sempre, la madre accarezza, cura, accoglie. non solo nelle favole edificanti, nella tradizione retriva, nei consolatori racconti dei mass media: anche la stessa psicoanalisi ha per molti versi mantenuto ferma questa impostazione. riservandosi, semmai, di indicare il lato oscuro di questa immagine celestiale: quella della madre cattiva, anaffettiva, carnefice delle anime e del futuro dei propri figli. massimo recalcati, volge il suo sguardo al materno. e inizia sfatando la visione semplificata del materno come cura o come veleno. la madre, secondo recalcati, è sempre una madre multiforme, dove convivono molte possibilità diverse: non solo la mamma angelo, ma anche la mamma coccodrillo, non solo la madre della sentenza inappellabile, ma anche la madre che sa perdere il proprio figlio, non solo l'accuditrice della prole, ma anche la moglie, l'amante, la donna. recalcati ci guida allora con mano sicura lungo una galleria di figure del materno, tratte dalla sua esperienza clinica, dall'attualità ma anche dalla bibbia, da libri e film e, in definitiva, dall'esperienza di tutti. così ci aiuta a riconoscere nella grande varietà delle madri possibili il profilo di una madre reale, non ideale, in cui le possibilità convivono e lottano tra loro per il sopravvento. e, soprattutto, sottolinea l'importanza di non dimenticare mai, che si sia genitori o si sia figli, che una madre è innanzitutto una donna e che la sua femminilità non può che essere la base...
9788807172908RECALCATI MASSIMO
FELTRINELLI
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IL CONFLITTO GENERATIVO - LA RESPONSABILITA' DEL DIALOGO CONTRO LA GLOBALIZZAZIONE DELL'INDIFFERENZA
IL CONFLITTO GENERATIVO - LA RESPONSABILITA' DEL DIALOGO CONTRO LA GLOBALIZZAZIONE DELL'INDIFFERENZA
il conflitto caratterizza e costituisce la relazione con sé, con gli altri coinvolge il nostro mondo interno, gli interessi, i nostri valori e le nostre culture, la conoscenza di noi stessi e del mondo. i livelli a cui si può esprimere, quindi, sono quello intrapsichico, le relazioni con gli altri, i gruppi in cui siamo coinvolti, le istituzioni e le organizzazioni, la nostra vita pubblica e collettiva. l'autore propone, in modo accessibile e documentato, le principali riflessioni che possono aiutare a comprendere che il conflitto non è la guerra, ma indica le vie del dialogo e del confronto generativi. molto spazio è dato ai suggerimenti operativi per una pratica efficace e evolutiva del conflitto nella vita, nel lavoro, nella nostra esperienza sociale e nel cercare di cambiare idea e comportamenti, in ogni campo e, in particolare, nel divenire parte del tutto nei sistemi viventi a cui, di fatto, apparteniamo.
9788831101844MORELLI UGO
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